MS Office: prove di interoperabilità

Microsoft ha recentemente annunciato che il nuovo Office 12 si baserà sullo standard aperto XML. Lo scopo sarebbe quello di migliorare l’interoperabilità con altre applicazioni, ma in realtà la scelta è anche dettata dalle forti pressioni che Microsoft sta ricevendo in tal senso da attori politici forti (come l’UE), ma anche dalla quasi totalità delle aziende e dei professionisti che operano nell’informatica. L'adozione dello standard XML garantisce anche altri vantaggi, come la maggiore possibilità di compressione dei file, e l’aumento della sicurezza grazie all’impossibilità di eseguire codici o macro. Office 12 permetterà di salvare ancora nel vecchio formato che si differenzierà dal nuovo per la mancanza della lettera “x” nell’estensione. Ma non è tutto oro quel che luccica; la registrazione da parte di Microsoft di un brevetto in grado di insidiare la natura “open” di XML e l’incompatibilità con lo standard Open Document Format, alla base del più temibile concorrente Open Office, dimostra ancora una volta che Microsoft, più che aprirsi alla modernità ed adeguarsi ai tempi, imbroglia le carte per far placare il coro di critiche che da anni accompagna ogni sua azione.