il blog di iteam5.net

6.2.08

commenti!

Da oggi sarà possibile commentare nuovamente i nostri post. L'opzione era stata tempo addietro disattivata in quanto un certo numero di persone non sembravano essere in grado di gestire questa occasione di dibattito con maturità e senso di responsabilità. Il problema è che alcuni non riescono proprio ad accettare il concetto di libertà di espressione d informazione, e non accettano che un gruppo di professionisti (iteam5) si prendano la libertà di scrivere su un blog, esprimendo le proprie idee in completa autonomia ed assumendosi interamente le proprie responsabilità. A questo persone noi diciamo che saranno sempre le benvenute se vorranno discutere con noi con civiltà e rispetto; viceversa gli verrà negata questa possibilità, se non altro nel rispetto delle tremila "teste pensanti" che ogni giorno fanno visita a questo blog così specifico negli argomenti trattati. Nella consapevolezza che dall'incontro tra idee differenti nascono sempre nuove idee condivise e perfezionate, vi invitamo a discutere ed a confrontarvi con noi. Di sicuro ne trarremo reciproco vantaggio. I miei post, per chi vuole seguirmi, saranno ripostati anche sul Blog delle Liberà Digitali.

5.2.08

Banda larga: solo una pausa di riflessione?

Era stata definita dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, un "obiettivo di legislatura". Ma la legislatura, come è noto, non è durata abbastanza per raggiungere questo obiettivo, e per questo in tanti, tra cui l'associazione Anti Digital Divide - ADD , si stanno chiedendo che fine farà il progetto di copertura della penisola in banda larga, che secondo il Governo avrebbe visto la luce comunque entro la fine della legislatura. Il progetto Gentiloni non era privo di serietà e mostrava un intento chiaro di risolvere alcuni problemi che fanno dell'Italia digitale un paese a differenti velocità; sostegno alle reti wirelesse, modifica della legge Gasparri, una legge unica nella sua indecente peculiarità, e una serie di interventi diretti dello Stato nelle aree depresse, in sostegno degli operatori economici di quelle zone a volte privi della possibilità di avere nellla propria azienda una banalissima linea adsl. Che fine farà il progetto di scorporo della rete infrastrutturale di Telecom Italia, fortemente voluta da Assoprovider, che per primo ne paga le conseguenze? Quando si daranno nuovi e più adeguati poteri all'AGCOM? Appare del tutto evidente che con la presenza inquinante di un unico operatore telefonico, proprietario di tutte le infrastrutture in Italia (unico caso in UE), non esisterà mai nessun concorrente in grado di competere ne sulla qualità del servizio ne sul prezzo, entrambe decise sempre e comunque da Telecom Italia, che non disdegna comportamenti punitivi nei confronti delle aziende o individui troppo zelanti nel protestare. Speriamo tutti che il ministro gentiloni abbia la forza e la volontà di imporre al ministro che verrà la priorità per queste semplici, ma in italia terribilmente gravate da interessi corporativi, questioni di civilità. Altimenti dovremmo rassegnarci ad avere i prezzi più alti d'Europa, ed uno dei servizi più scadenti al mondo.