(
ANSA) - PALERMO, 4 AGO - I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale della Compagnia di Cefalu' hanno ritrovato 60 testi del 1400 e del 1500 rubati.I testi erano stati portati via nei mesi scorsi dal museo Mandralisca di Cefalu'. I volumi erano nascosti nell'abitazione di un uomo che e' ora accusato di furto e ricettazione. Il valore delle opere e' di 300mila euro. L'uomo li vendeva sul sito d'aste on line e-bay. Alcuni volumi erano imballati e pronti per essere spediti in Canada e Portogallo.
(
AGI) - Palermo, 25 giu. - Bastava il riparo offerto dall'abitacolo di una vettura, un computer portatile posato sulle gambe ed un antennino wi-fi per effettuare lunghi collegamenti internet gratis. Era il sistema messo a punto a Palermo da un hacker di 44 anni, scoperto e denunciato dai poliziotti del commissariato "Zisa-Borgo Nuovo" per i reati di accesso abusivo a sistemi informatici e telematici e installazione di apparecchiature atte ad intercettare connessioni informatiche e telematiche. Gli agenti hanno notato l'uomo a bordo di una Fiat "Panda" in via Castellana, con indosso cuffie e intento in una conversazione con altro utente.
Ai poliziotti avvicinatisi per un controllo, il pirata ha ammesso di collegarsi abusivamente sfruttando linee adsl agganciate fortunosamente con un antennino. L'espediente gli aveva cosi' consentito di avere un contatto con la figlia che insieme alla ex moglie da tempo vive in altra citta', e fronteggiare la sua indigenza.
(
HTML.IT) - Palermo, 5 giu. - Era suo amico, ma al tempo stesso era anche innamorato di sua moglie. Voleva poter esprimere i propri sentimenti, ma al tempo stesso non poteva andare oltre lo scrupolo di una sana discrezione. L'amicizia è pur sempre amicizia. Avrebbe voluto far parte di quella coppia, ma in quella coppia non c'era spazio per un terzo incomodo. La soluzione è stata così identificata nella posta elettronica: cosa meglio di qualche email anonima per incrinare un rapporto senza rischiare di firmare con il sangue il proprio operato?
Il progetto, però, non è andato a buon fine. Protagonisti della vicenda tre palermitani poco più che trentenni: una coppia e un amico di famiglia. L'amico, invaghito della donna, ha cercato di mettere in crisi il rapporto della coppia e ci era ormai quasi riuscito. Lo strumento usato era una serie di mail con cui si comunicava alla donna il fatto che suo marito l'avrebbe tradita: la ripetitività dei messaggi e l'anonimato dell'autore aveva ossessionato la donna, la quale si era ormai insospettita del marito ed era pronto a metterlo fuori casa nella convinzione che lo "spam" ricevuto certificasse la sua infedeltà.
Il malcapitato, però, non si è arreso e, forte della propria coscienza pulita, si è rivolto alla Polizia Postale di Palermo per approfondire il caso. La squadra informatica si è così messa al lavoro riuscendo a ricostruire il percorso dei messaggi e risalendo a quello che era l'autore originale delle mail. L'amico (o presunto tale) ha candidamente ammesso le proprie colpe, trovando così modo di rendere trasparente la propria passione per la donna.