Java sempre più Open Source

Esattamente come aveva annunciato il mese scorso, Sun ha rilasciato il codice sorgente delle API (Application Programming Interface) e dei tool sviluppati per Java 3D: una decisione che si configura come un importante passo di Sun, che va verso il riconoscimento dei benefici di cui Java 3D potrebbe godere dal modello Open Source Un'altra interpretazione però, trae spunto dal sostanziale disinteresse da parte degli sviluppatori Java verso il 3D di Sun, per cui in realtà l'avvicinamento all'Open Source sarebbe una mossa studiata per evitare il fallimento del progetto Java 3D.
La speranza di Sun è fare nascere una enorme comunità di sviluppatori o di semplici curiosi (observer, secondo la definizione di Sun) in grado di dare a Java 3D l'impulso creativo, ma anche commerciale, fino ad ora mancato. Partendo dal presupposto che la frammentazione dello standard in diversi linguaggi incompatibili tra di loro abbasserebbe notevolmente il valore del prodotto, Sun intende comunque conservare il controllo dello standard; per questo la proposta avanzata da IBM, di rendere Java totalmente Open Source non è stata accolta positivamente.
Sun ha dichiarato, durante la conferenza JavaOne in corso a San Francisco, che il suo obbiettivo è di fare ingrandire la comunità di sviluppatori Java portandola dai quasi 4 milioni e mezzo attuali a 10 milioni nei prossimi 5 anni.
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