Yahoo collaborazionista!
Secondo un dossier presentato da Report Sans Frontiers, nella motivazione per la condanna a 10 anni di carcere del giornalista dissidente cinese Shi Tao, viene citata la preziosa collaborazione di Yahoo, che avrebbe fornito informazioni sull'account internet utilizzato dal giornalista, aiutando di fatto la polizia cinese ad arrestare questo "pericolosissimo criminale". Shi Tao ha commesso un atto di una mostruosità indicibile; ha rivelato a siti web stranieri che lo scorso anno le autorità di Pechino hanno "invitato" i giornalisti ad astenersi dal commemorare il 15esimo anniversario della repressione governativa nei confronti dei gruppi che chiedevano maggiore democrazia. Una campagna repressiva che ha portato molti giornalisti, studenti o semplici cittadini a condanne durissime, a dir poco spropositate rispetto alla loro leggitima richiesta. Il fatto che una società straniera, la sede di Hong Kong di Yahoo, abbia collaborato con i gerarchi cinesi nei loro atti persecutori costituisce un pericoloso precedente; la strada del resto era già stata aperta da Google collaborando alla definizione dei proxy di stato e non ho dubbi sul fatto che ben presto anche lei raggiungerà in prodezze la concorrente. Business is business! Però che tristezza!
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