Uno spammer in casa nostra....
Microsoft denuncia uno spammer richiedendo 30mila € di risarcimento ad un uomo di Cesena, un imprenditore reo di aver intasato le caselle di posta elettronica degli utenti Internet di mezzo mondo con pubblicità non richiesta. L’azione è iniziata ieri presso il tribunale di Torino con un di citazione contro Walter Rossi, che publicizzava via mail i suoi servizi, collegati a spettacoli ed esibizioni di danza. Ricordiamo infatti che per la legge italiana, lo «spam» è illegale. La normativa vieta l'invio di publicità mediante posta elettronica senza il consenso espresso del destinatario del messaggio e anche l’invio di posta ricorrendo allo «spoofing», vale a dire camuffando, oppure nascondendo, l'identità del mittente. Ed è proprio questo che il «signor Rossi» avrebbe fatto. Lo Spam e' una piaga dei nostri tempi ed e' la Cina in testa, mentre gli USA hanno arginato il problema, l'Italia ? leggetevi la posta !!!
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