Cina e USA più vicini
Secondo il portavoce del governo statunitense, tra meno di un anno sarà pronto un sistema per permettere di controllare tutte le chat attive del paese (e non solo). Il sistema, che vede impegnati un certo numero di ricercatori per un progetto fortemente voluto dall'amministrazione Bush, verrà utilizzato per scovare in rete terroristi che si passano informazioni via chat. Il sistema, secondo le intenzioni dei ricercatori, sarà anche in grado di decifrare messagi in codice, basandosi su un enorme database capace di autorelazionarsi in modo da simulare un processo di apprendimento. Insieme all'annuncio arriva anche il finanziamento di 160 mila dollari (almeno questa è l'entità del finanziamento "ufficiale") . Il sistema, sviluppato dalla Rensselaer Polytechnic Institute (RPI) e finanziato tramite la National Science Foundation americana, titolare del discusso programma"Approcci per combattere il terrorismo", dovrebbe riuscire, attraverso modelli matematici e statistici basati sulla frequenza di interventi in chat, sui tempi di risposta, sui cambi di nichname e su parole chiave, a scovare tra i milioni e milioni di caratteri, quelle parole collegate a reati di tipo terroristico. Ovviamente, a parte il fatto che la funzionalità del sistema è tutta da dimostrare, resta da vedere chi garantirà i cittadini da un uso di questo sistema diverso da quello dichiarato. L'unica cosa certa è che negli USA, così come in Cina, dietro nobili principi, lotta alla pedofilia, al terrorismo etc.., si nasconde una pericolosa scalata alla limitazione della libertà personale.
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