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Flashback, Deja-vu e Visioni
nelle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

di Francesco Passantino

Il mio primo esperimento da futurista risale al 29 dicembre del 1994, l’occasione era davvero  interessante: partecipare ad un concorso di saggistica promosso dall’IBM, descrivendo quali funzionalità avrebbero offerto i sistemi operativi per personal computer del 2000; quell’anno che allora spaventava ancora un po’; veniva visto come data lontanissima da raggiungere e piena di interrogativi. La sfida era avvincente; fare previsioni azzardate su un mondo che avrebbe cambiato aspetto quattro volte! Inviai il mio saggio il 18 gennaio del 1995; presto mi risposero, comunicando che mi ero piazzato sesto su dodicimila partecipanti.
Nel mio scritto, dal titolo “Giovedì, 8 giugno 2000”, mi immaginavo sei anni dopo a fare il mio lavoro di sempre, lavorare con il computer, ma con un computer diverso, avanti di quattro generazioni rispetto a quello con cui avevo scritto il saggio!
Il 2000 è arrivato, è passato anche l’8 giugno ed adesso siamo nel gennaio del 2001; ma cosa c’era scritto su quel saggio? Cosa è accaduto realmente nel mondo dei computer? Riuscirei oggi a disegnare questo mondo nel 2005?

 

flash | back  s.m.inv. 1 | TS cinem., nella tecnica cinematografica, interruzione della successione cronologica del racconto attraverso l’inserimento di scene che fanno riferimento a fatti accaduti in precedenza; episodio narrato con tale procedimento | TS lett., estens., analogo procedimento adottato in un testo narrativo 2 CO estens., momento o periodo della propria vita rivissuto vividamente nella memoria S2 rievocazione [1959;comp. di flash “lampo” e back “indietro”].

Giovedì, 8 giugno 2000

Il piccolo P6 che avevo acquistato nel 1996 ha lasciato il posto ad una vera e propria workstation basata sul processore P8; ho approfittato dell'occasione per cambiare l'illuminazione del locale e la disposizione del mobilio.

Arrivo in ufficio mi siedo davanti allo schermo, mi faccio riconoscere dalla macchina (battendo sulla tastiera la "parola d'ordine segreta" e apro la sessione (in gergo "faccio il log on"), il sistema mi dice che c'è stato un tentativo di accesso non corretto; strano, dovro' controllare.

Lo schermo che mi si accende davanti (buona grafica, molto definita) si riempe dapprima di simboli (chiamati icone), ognuno dei quali rappresenta una funzione o attività. La chiamano scrivania, nel senso che simula, con quei buffi disegnini, oggetti come macchina da scrivere, calcolatrice, penna, gomma, materiale per disegnare, cestello della posta in arrivo e in partenza, armadi e schedari e perfino il cestello della carta straccia. Per usare una delle funzioni basta toccare il simbolo corrispondente con un dito (altro che mouse, trackball, trackpad e trackpoint).

Quando stavo progettando questo sistema operativo nel gruppo di lavoro si era parlato della possibilità di introdurre anche i comandi vocali, ma la cosa non mi era piaciuta; quel minimo di manualità mi dà la sensazione di muovere qualcosa, non solo di manipolare dei simboli. Allo sviluppo del sistema hanno contribuito esperti in diverse discipline, da quelle umanistiche come linguistica, filosofia, psicologia, sociologia ed antropologia, a quelle scientifiche come ergonomia, intelligenza artificiale, computer-science, engineering e design. Dovevamo tener conto di pochi fattori: aumento dell'output, della qualità e degli strumenti creativi a disposizione dell'utente; diminuzione dei costi, degli errori e dei tempi di elaborazione. Raggiungere questi obiettivi ha decretato il nostro successo.

Questa mattina tre icone lampeggiano, in alto sullo schermo. Una rappresenta una lettera, l'altra è il simbolo di un telefono, l'ultima raffigura un giornale. Vuol dire che ci sono dei messaggi che sono arrivati in mia assenza e in attesa di essere esaminati.

Toccando il simbolo della posta in arrivo, posso vedere l'elenco delle missive arrivate con i nomi dei mittenti. Secondo i miei gusti scelgo cosa leggere per primo, cominciando dai messaggi che mi sembrano più urgenti. Alcuni del resto sono marcati AR, ovvero con ricevuta di ritorno; questo fa si che appena li avrò letti sul terminale del mittente comparirà l'avviso che il messaggio è arrivato a destinazione ed è stato letto. Con la posta elettronica si sbrigano bene tutte le messaggerie da un posto di lavoro a un altro: si possono inviare lettere a più destinatari (magari presi da un elenco precompilato), ci si può indirizzare a una persona fisica oppure a una funzione aziendale  in sede come nell'ufficio di Calcutta. Uno dei pregi fondamentali è che consente di recapitare (e di ricevere) immediatamente comunicazioni che non richiedono risposta o dialogo, senza disturbare chi sta lavorando con squilli continui del telefono. Il sistema permette di gestire una banca dati dei corrispondenti organizzandoli in categorie (ad esempio: "visitatore stand SMAU 1999") e contenente i dati anagrafici completi, verificando (ad ogni nuovo inserimento) che non esista un'omonimia. Con la semplice pressione di un "bottone" si ottiene, per ogni singolo corrispondente, l'elenco a video dei documenti inviati o ricevuti con i dati più salienti come il protocollo, l'oggetto, la data di ricevimento o spedizione; scegliendo il documento interessato è possibile visualizzarne il contenuto.

Tocco il simbolo del telefono. Da una coppia di altoparlanti esce il primo dei messaggi accumulati. E' un po' come la segreteria telefonica, ma assai più efficiente. La voce infatti è stata digitalizzata e immagazzinata nella memoria del computer. Esaminate le telefonate giacenti stacco il telefono con un semplice tocco, dato che voglio lavorare in pace; con un po' di perfidia dirotto le chiamate a me destinate al mio assistente (che lavora in un'altro quartiere a sud della città), permettendo , tramite analisi del numero chiamante, che mi arrivino soltanto le telefonate di mia moglie.

Tocco il simbolo del giornale; il quotidiano a cui sono abbonato è prelevato nottetempo dal mio sistema presso l'host della redazione. E' un giornale molto personalizzato, mi compone le notizie in base alla data e all'ora della richiesta di lettura: il lunedì alle 07:00 del mattino ho bisogno di notizie essenziali, ma la domenica alle 03:00 del pomeriggio ho più tempo, leggo tutto, pubblicità, articoli divulgativi, ci provo anche se non sono terribilmente interessato, perché penso di imparare qualcosa; volendo posso rilassarmi facendo leggere gli articoli al sintetizzatore vocale. Guardo le previsioni del tempo; il week-end in montagna si preannuncia splendido.

Ora è il momento di controllare gli impegni della giornata: ancora una ditata sullo schermo e si apre la pagina dell'agenda elettronica. Qui c'è la prima sorpresa: dalle 11:23 alle 11:57 devo tenermi a disposizione per una teleconferenza con il capo della mia divisione; sapevo che si trattava di una riunione inutile e per questo avevo cercato di rinviarla, ma questa volta non c'è niente da fare. Il fatto è che ho progettato il sistema di agenda elettronica plasmandolo sulle gerarchie aziendali. Tutti i superiori possono fissare riunioni con i loro sottoposti, senza bisogno di ricevere conferma della loro disponibilità: ci pensa il sistema a frugare nelle pagine dei convocati e trovare il primo  intervallo di tempo in cui tutti siano liberi. Una volta che l'ha trovato scrive l'impegno sulle singole agende. Per giorni e giorni mi ero difeso riempendo la mia agenda di impegni fittizi, di modo che il programma non trovasse mai un buco libero, ma ieri ho avuto un momento di debolezza e ho lasciato quei 34 minuti scoperti.

Nell'attesa vale la pena di fare qualcosa di utile, estraggo dalla borsa il dischetto flessibile sul quale ho inciso, con il computer portatile della mia ventiquattrore, gli appunti per la relazione quindicinale. L'ho fatta proprio ieri in aereo, mentre giravo come un cretino sopra l'aeroporto in attesa dell'atterraggio. La prima parte del rapporto l'avevo dettata a voce alla mia segretaria, due giorni fa. La stazione di lavoro infatti è dotato di un microfono, anche qui si tratta di specificare il destinatario del testo, e come per le telefonate la voce viene convertita in tanti bit, mentre sulla scrivania elettronica della segretaria si accende il segnale che dice che c'è del lavoro in attesa. In effetti la mia segretaria anche se era a casa con i bambini malati di orecchioni, ha già sentito la registrazione e l'ha ribattuta, scrivendola su di un file e rendendola accessibile alla mia postazione.

Carta insomma, nel 2000 ne circola poca; non esistono più pile con fogli di carta che si accumulano sulla scrivania, mini appunti su fogli adesivi e messaggi sulla segreteria telefonica; tutti elementi di comunicazione contenenti informazioni, nella maggior parte dei casi molto importanti, ed elaborate da diversi dispositivi incompatibili tra loro.

Sempre giocando con i comandi dello schermo metto insieme i due testi, quello battuto dalla segretaria e quello scritto in aereo. Dato che lo schermo è dotato di "finestre" il tutto è facilitato; con le finestre è come avere davanti una pila di fogli di carta, con il dito passo i fogli uno dopo l'altro, oppure li metto a fianco, per leggere due facciate contemporaneamente.

Il foglio che non mi serve più posso buttarlo via, nel cestino della carta straccia (elettronico anch'esso). Un tocco sul foglio da buttare e un altro sul simbolo del cestino e l'operazione è fatta: Non dà la stessa soddisfazione dell'appallottolare la carta e di tentare di fare canestro, ma intanto l'esercizio fisico lo faccio la mattina, nel parco vicino a casa. Il cestino inesauribile, continuerà a contenere, uno sopra l'altro, i materiali di scarto, di modo che, se cambio idea posso ripescarli. Il sistema consente di tenere traccia delle modifiche effettuate su un documento; per ogni versione vengono registrati , oltre al documento stesso, una breve descrizione delle modifiche effettuate, il nome dell'utente e la data di registrazione. Il controllo delle revisioni diventa fondamentale quando il documento viene indirizzato a vari utenti tramite un flusso di lavoro (workflow); in questo caso ogni utente può consolidare la versione del documento con le modifiche effettuate per poter verificare, anche in tempi successivi, i cambiamenti che ogni utente ha apportato al documento originale.

Dopo di che devo fare dei conti, per allegare le tabelle illustrative al rapporto, dal mio posto di lavoro posso accedere sia al mio archivio personale, sia all'archivio aziendale (almeno alle aree che mi sono permesse), una procedura di ricerca dati mi facilita la ricerca in archivio. Voglio illustrare i risultati di questo lavoro con dei grafici a barre, e anche questo è piuttosto semplice: word processing, ricerca di archivio, tabellone elettronico e grafica sono infatti i quattro pacchetti software standard che vengono forniti da quasi ogni costruttore di personal computer fin dagli anni ottanta, il bello è quando possono lavorare integrati, cioè se possono passarsi dati e figure senza ricorrere a operazioni complicate.

Sullo schermo vedo direttamente il risultato finale grazie alla tecnologia WypWyfWyc WysWyg (what you print is what you, fax, copy, see, get).

Ma un conto è il mondo aziendale, dove tutti ormai lavorano soltanto sui testi elettronici e i documenti vengono stampati sempre più raramente; un conto è il mondo esterno che continua a inviare carta all'azienda. Per gestire i documenti cartacei, ho a disposizione un archivio aziendale dove tutti i testi (fax o lettere) vengono memorizzati non appena varcano i portoni della ditta; un'apposito ufficio li passa sotto il lettore ottico (lo scanner) dove un pennello di luce scorre il foglio e legge i bianchi e i neri. E questi diventano anche loro bit, miliardi di bit, che per economia di spazio verranno memorizzati su dischi ottici (di tipo a sola lettura per i documenti che hanno valore legale, riscrivibili per tutti gli altri).

Appena avrò finito questa pratica metterò la mia firma elettronica con foto, per consentire al documento di essere inoltrato. Con un semplice tocco sull'immagine della fotocopiatrice produco 5 copie del report per la riunione; servono ai nostri clienti, i miei colleghi hanno già il documento in rete.

Il mio sistema operativo fa anche il caffè, basta toccare la tazzina che ti spunta il ragazzo del bar con l'ordinazione richiesta; il tutto addebitato, è naturale, automaticamente sul mio conto a moneta elettronica. Perfetto il lavoro è concluso e sono pronto per la videoconferenza, ma la mia mente è già proiettata verso il meritato week-end.

Francesco Passantino(*)

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(*) Il suo primo personal computer, come tanti ragazzi della sua età, è un Commodore 64; ma al liceo sin dal 1985 è alle prese con un IBM XT senza disco fisso e con scheda grafica CGA. Dopo essersi diplomato nel 1988, ha frequentato un corso tra marketing ed informatica presso un istituto di formazione manageriale. Alla fine del corso di specializzazione è stato assunto dalla scuola stessa con la qualifica di EDP manager: cura la formazione informatica degli allievi nei corsi (CEE per diplomati e corsi Master per Laureati), e il parco hardware e software dell'istituto. Nel 1995 vince il premio IBM Leonardo 2000 sezione Saggistica con una serie di prospettive per il mondo dei PC. Nel 1996 viene assunto dall'IBM con l'incarico di sviluppare il sistema da lui ipotizzato in quel saggio. E' il 1999 quando viene rilasciata la prima release, alla 36esima edizione dello SMAU. L'8 giugno del 2000 Francesco fa 30 anni, l'indomani andrà in montagna con moglie e figli per il week-end; quel giorno pioveva.

 

dé | jà-vu agg.inv., s.m.inv. 1 s.m.inv. | TS psic., sensazione illusoria di aver già visto una certa immagine o vissuto la situazione in cui ci si trova 2 agg.inv. | CO che non è nuovo | di fenomeno o prodotto artistico, privo di originalità [1956; comp. di déjà “già” e vu, p.pass. di voir “vedere”].

Diverse volte, in questi anni, ho vissuto una strana sensazione: interagire con un software o provare delle funzionalità che avevo già descritto nel mio vecchio racconto del 1994; mi sembrava mi avere già vissuto quell’attimo, di avere già provato quell’esperienza…

Il 12 agosto del 1981, a New York, i dirigenti di IBM tennero una conferenza stampa per presentare un importante nuovo prodotto, denominato IBM Personal Computer. Il primo PC era dotato di una CPU Intel 8088 a 4,77 Mega Hertz a 8 bit, di 64Kbyte di RAM e di un lettore di floppy disk da 5 pollici e un quarto, con una capacità di 160 Kbyte. Il sistema operativo veniva fornito dalla Microsoft, che aveva dato in licenza alla IBM il PCDOS, acquistato in precedenza da una compagnia chiamata Seattle Computer Products, nel luglio del 1980.

Le vendite previste per l’intero ciclo di vita del prodotto, stimato in 5 anni, erano di 250.000 unità. In realtà nei suoi primi dieci anni di vita le vendite complessive superarono i 15 milioni di pezzi.

Nel 1982 Intel produce l’80286 a 16 bit, nel 1985 il 386 a 32 bit, nel 1989 il 486. Nel novembre del 1985, Microsoft presenta il nuovo sistema operativo Windows, la versione 2 arriva nel 1987 e nel 1990 viene distribuita la versione 3.

In base a quanto accaduto negli anni precedenti, agli inizi del 1995 ci si sarebbe aspettato che i nuovi sistemi operativi di Microsoft e i nuovi processori di Intel sarebbero rimasti la forza motrice dei sistemi di calcolo ancora per molti anni a venire. In realtà questi due fattori sono ancora molto importanti, ma forse il cambiamento più importante è venuto fuori da un gruppo di studenti dell’università dell’Illinois. In quest’università infatti, Marc Andreessen, Eric Bina ed altri loro colleghi, verso la fine del 1993, crearono Mosaic, uno strumento che poteva essere utilizzato per navigare su Internet.

Improvvisamente Internet e il web divennero facilmente accessibili a tutti i possessori di un personal computer, e riuscirono a mettere in secondo piano la principale novità prodotta da Microsoft in questo periodo: il 24 agosto del 1995, preceduto ed accompagnato dalla più grossa campagna pubblicitaria della storia dell’informatica, arriva Windows 95 seguito dal pacchetto di software per la produttività individuale Office 95.

Nel 1993 Intel aveva introdotto il suo nuovo processore Pentium e nel 1995 questo processore era ormai diventato lo standard dei sistemi di calcolo più diffusi, nel novembre del 1995 viene presentato Pentium Pro (chiamato genericamente P6); nel maggio del 1997 viene presentato Pentium II, nel giugno del 1998 Pentium III e nei primi mesi del 2000 Pentium IV che infrange il muro del Giga Hertz.

Sul fronte dei sistemi operativi, nel giugno del 1998 viene presentato Windows 98 e il 17 gennaio 2000 viene distribuito Windows 2000, preceduto di qualche mese da Office 2000.

L’interfaccia grafica, fatta di icone, mouse e finestre (copiata alla Apple che a sua volta l’aveva copiata da un prototipo Xerox), si afferma come primario mezzo d’interazione tra l’uomo e il computer.

Tra i nuovi oggetti introdotti da Windows 95, si scorge la tanto sospirata, e prevista, icona del cestino, per gli schermi tattili ed il riconoscimento vocale bisognerà attendere ancora.

Windows 95, appena nasce, non gestisce nessun supporto ad Internet, offrendo un accesso a pagamento alla rete proprietaria MSN; nel mese di dicembre la Microsoft si converte alla grande rete con Internet Explorer per la navigazione e con Outlook Express per la posta elettronica.

La posta elettronica diventa la prima applicazione utilizzata, leggere un email o il giornale sul web diventa un’abitudine; le previsioni del tempo si trovano su tutte le home page dei portali più visitati. Proprio nel 2000 appaiono i primi quotidiani, esclusivamente virtuali, che permettono di selezionare le tipologie di notizie da ricevere per posta elettronica.

Diverse aziende aprono filiali in India, per ingaggiare giovani e brillanti esperti di informatica a basso costo, l’idea della filiale a Calcutta non è da disprezzare…

Con l’introduzione della rete telefonica digitale (ISDN, GSM, etc.), il trasferimento di chiamata in base al numero chiamante diventa una realtà.

L’integrazione tra i quattro software di produttività individuale, come previsto, diventa realmente semplice; scambiare dati tra un foglio elettronico, un database, un wordprocessor e uno software di presentazioni è realmente intuitivo. I dischetti continuano ad esistere e difficilmente andranno via nei prossimi cinque anni; in aereo non fanno utilizzare il computer portatile, hanno paura che influenzi la strumentazione di bordo.

I PIM (Personal Information Manager), permettono di gestire appuntamenti e rubriche, tutte le tecnologie che avrebbero dovuto rimpiazzare la carta sono arrivate, e la carta è ancora qui!

I masterizzatori per Compact Disc da 650 megabyte hanno raggiunto prezzi ragionevoli, anzi è stato introdotto il DVD (Digital Video Disk) che riesce ad immagazzinare fino a 17 gigabyte; il lettore ottico per scandire testi ed immagini (lo scanner) diventa un apparecchiatura venduta al supermercato.

Viene introdotta la firma elettronica con protocolli di sicurezza PGP o SSL, ma è poco utilizzata.

Per il caffè occorre ancora andare al bar, non ho lavorato per l’IBM e l’8 giugno del 2000 ha piovuto un pò.

 

vi | sio | nà | rio  agg.,s.m. 1a agg.,s.m. CO, chi ha delle visioni mistiche 1b agg., s.m. TS psic., chi ha delle allucinazioni visive: un soggetto psichicamente labile e v. 2 agg.s.m. CO estens., chi ha una visione fantastica e distorta della realtà e quindi elabora progetti o teorie prive di qualsiasi riscontro: politici, amministratori visionari; un pericoloso v. 3 agg. CO spec. di scrittore, pittore, regista e sim., dotato di grande fantasia visiva; anche di poesia, romanzo, film, ecc. in cui prevalgono immagini fantastiche e soprendenti S2 sognatore, utopista C2 concreto, pragmatico, realista [1676; cfr.fr. visionnaire].

La forma, le possibilità di connessione, le modalità di gestione e di controllo renderanno i PC del 2005 degli elementi veramente diversi dalle macchine attuali; saranno molto più simili ai computer portatili odierni, sia per peso che per dimensioni, ma solo perché si utilizzerà ancora la tastiera e le nostre dita continueranno ad essere sempre le stesse.

Le CPU avranno velocità infinitamente maggiori rispetto a quelle attuali, con frequenze di circa 10 gigahertz, ma intorno al 2015 l’era del silicio potrebbe arrivare al termine. Le memorie primarie saranno di tipo magnetico, la disponibilità di memorie di massa in rete ridurrà la capacità dei dischi all’interno delle singole macchine. I display LCD a cristalli liquidi, più leggeri e sottili, sostituiranno definitivamente i monitor. I notevoli miglioramenti nella tecnologia delle batterie, e la maggiore attenzione nella progettazione a basso voltaggio degli altri elementi del PC, permetteranno di utilizzare quasi sempre queste macchine senza doverle collegare alla rete elettrica.

Dopo il 2005 le funzionalità di comando vocale e il riconoscimento della scrittura a mano libera saranno ormai diffuse, l’immissione dei dati sarà semplice, naturale ed accurata; anche la tastiera diventerà un componente opzionale. I computer non saranno in grado di rispondere a voce ancora per molto tempo: sentiranno benissimo, ma capiranno soltanto parole isolate; per capire una frase del linguaggio naturale dovrebbero essere in grado di eseguire l’analisi semantica della frase e di interpretarne il senso.

I software verranno installati con tecnologia “push”, evitando così di mettere in giro dischetti e cd rom, permettendo di controllare la quantità di licenze acquistate per combattere la pirateria.

Tutti i PC saranno costantemente connessi in rete wireless, solo i server saranno connessi fisicamente via cavo; il concetto di ufficio centralizzato è destinato a scomparire, per essere sostituito da un ufficio centrale che si visiterà regolarmente ma non quotidianamente, le varie forme di telelavoro si diffonderanno sempre di più. Con la progressiva diminuzione delle dimensioni dei sistemi di calcolo e delle varie periferiche, sempre più persone potranno lavorare a casa propria, senza dover avere una stanza dedicata a questa attività.

I PC diventeranno uno strumento, che non richiederà più il tempo necessario per la preparazione e per la manutenzione che è invece richiesto dai sistemi attuali.

Entro il 2005 il numero di persone che utilizzeranno apparati mobili per accedere ad Internet sarà superiore a coloro che si avvarranno dei mezzi tradizionali di telefonia fissa; la fibra ottica e le linee ADSL non saranno le tecnologie preferite dai gestori di telefonia, per l'alto costo del cablaggio dell' "ultimo miglio".

Probabilmente verrà utilizzato il protocollo UMTS, che permette di usare l'etere per trasmettere informazioni in formato digitale ad una velocità che potrà raggiungere i 2 Mbps, cioè 200 volte quella disponibile con i GSM di oggi.

Il telefonino intelligente, o un apparecchio portatile similare, ci permetterà di essere "always-on" sempre connessi, l’abbonamento telefonico sarà a tariffa unica per usufruire di tutti i servizi per tutto il tempo che vogliamo, anzi negozieremo la nostra privacy vendendo dati sui nostri  gusti e sulle nostre preferenze alle aziende interessate. In un unico piccolo strumento convergeranno diverse tecnologie: portachiavi, portafogli, orologio, agenda, rubrica, radio, telefono, televisione, fax, e-mail, e-book, lettore mp3, internet, carta di credito, macchina fotografica digitale, videoconferenza, WAP, SMS, ecc…

Prototipo di telefonino “Passe-partout” del 2005
Basato sullo standard UMTS, integra un sistema GPS per la geolocalizzazione.
Alto 15 centimetri, antenna esclusa, largo 10, spesso 1 per circa 150 grammi di peso.
E' dotato di pochi tasti principali, gli altri appaiono a richiesta sul display touchscreen di ottima nitidezza. Audio stereo di buona qualità. La videocamera per videoconferenza è opzionale.
Un piccolo mouse prende posto nella parte centrale inferiore dell’apparato.

Saranno prodotti svariati modelli, diversificati per utente finale:

  • il pocket PC da tasca per il professionista;

  • un modello antiurto, antipolvere, antiacqua per utilizzi industriali o cantieristici;

  • un modello per medici ospedalieri, che permetterà di leggere la cartella clinica, le prescrizioni e gli esami del paziente che ha di fronte;

  • la tavoletta per studenti, con videocamera per la formazione a distanza, che farà da quaderno, memoria per tutti i libri di testo, dizionari, atlanti, libretto per le giustificazioni, pagella, ecc..;

  • un blocco appunti specializzato in ricerche sul web, analisi statistiche, montaggi multimediali e videoconferenza per i “knowledge worker”;

  • una versione integrata nella televisione, nel decoder satellitare, nel videoregistratore satellitare, nella consolle per videogame, o in un paio di occhiali, per l’home computing: che naviga sul web, riceve il giornale quotidiano dalla rete ed archivia libri, musica e film preferiti;

  • un modello da automobile, dotato di sistema GPS, fornirà percorsi migliori, previsioni del tempo e alberghi consigliati.

Questo apparato offrirà agli utenti una visualizzazione a colori ad alta risoluzione; si potranno vedere film a richiesta prelevandoli dai server delle major cinematografiche, oppure notiziari scaricati dai computer delle emittenti televisive (ad esempio il TG delle 14 di venerdì scorso…); anzi internet, cdrom, DVD, videogame, tv e televideo, satelliti, radio, giornali, libri, musica e cinema convergeranno in “media globali” nelle mani di poche grandi compagnie internazionali che costituiranno una sorta di “capitalismo culturale”.

Il mondo dell'informazione cartacea subirà un forte collasso a causa del vorticoso susseguirsi delle informazioni; basti pensare che ormai tutti i maggiori siti rendono disponibili aggiornamenti non solo quotidiani ma spesso plurigiornalieri. Quale accoglienza potrà dare il lettore, ormai abituato a tali ritmi, a notizie vecchie (di 7 giorni su un settimanale, di 30 un mensile, ecc.), pur se stampate nel più confortevole formato cartaceo?

La struttura gerarchica editoriale tradizionale, verrà vissuta dal lettore che conosce Internet come un vero e proprio limite rispetto alla praticità ipertestuale del web, ricco di quantità e qualità nei contenuti.

Questo dispositivo sarà progettato per l'esecuzione di software locale e di rete, per la gestione di contenuti multimediali, per la gestione del calendario e dei contatti, per gli elenchi di attività e per esplorare il web; il browser Web, dotato di funzioni di protezione, consentirà inoltre di usufruire del commercio elettronico e di altri servizi basati sulle transazioni; grazie alle tecnologie biometriche il telefonino intelligente non si attiverà se non riconoscendo le impronte digitali o l’iride del proprietario.

Il denaro elettronico diventerà una realtà, l’€uro non avrà il tempo di diffondersi sotto forma di carta moneta: pagheremo i nostri acquisti al supermercato con il telefonino.

Sarà possibile eseguire molte delle operazioni che in genere richiedono l'utilizzo di un PC desktop, ad esempio leggere e rispondere a messaggi di posta elettronica e voice mail, utilizzare gli elenchi dei contatti per gestire le chiamate e le visite ai clienti, esaminare attività e note ed eseguire ricerche nei siti Web. Essendo progettato per l'esecuzione di applicazioni a livello locale o in una rete consentirà agli utenti di rimanere in contatto con i propri dati, la sincronizzazione sarà automatica e continua, in modo che i dati dell’apparato rispecchino sempre lo stato corrente dei dati nel nostro server.

Indipendentemente dal dispositivo utilizzato per accedervi, la rete darà alla gente l'opportunità di mettere la propria intelligenza al servizio della collettività. Internet è una “metatecnologia”, che può essere impiegata in medicina come in ingegneria come in fisica, esiste cioè solo attraverso le sue applicazioni; ha trasformato prima i dati in informazioni, ed ora le informazioni in conoscenza a disposizione di chi vuole far parte della “learning community”.

Il Web sarà la principale porta d'accesso alla conoscenza, all'arte e alla cultura, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Fornirà un accesso equo all’informazione abbattendo le tradizionali barriere tra nazioni, favorendo l'economia e lo sviluppo sempre maggiore di società democratiche; Internet è una tecnologia rivoluzionaria che trasformerà il mondo.

 

know-how  s.m.inv. | ES ingl./corr. now’aw/ insieme di conoscenze e di esperienze tecniche necessarie per usare correttamente tecnologie, macchinari, impianti industriali e sim. | estens., possesso di specifiche cognizioni che consentono di svolgere in modo ottimale un’attività, una professione, ecc. [1955; ingl. amer. know-how, comp ti (to) know “sapere” e how “come”].

Parole da conoscere:

  • ADSL, Asymmetric Digital Subscriber Line, linea digitale asimmetrica.

  • Bit, "binary digit" indica il valore 1 o 0 del sistema numerico binario.

  • Bluetooth, Tecnologica per connessioni wireless di portata ridotta.

  • Browser, strumento client per l’esplorazione e l’accesso alle informazioni su Internet.

  • Byte, Unità di informazioni composta da 8 bit.

  • Client/server, Architettura di rete progettata sul concetto di elaborazione distribuita.

  • CPU, Central Processing Unit, micropocessore principale del computer.

  • DECT, Digital European Cordless Telecommunications.

  • E-book, libro elettronico, dispositivo hardware che permette di leggere pubblicazioni digitali.

  • ESN, Electronic Serial Number, numero di identificazione in un telefono wireless.

  • FAQ, Domande frequenti, un documento che contiene domande e risposte su concetti di base

  • GPRS, General Packet Radio Service, standard di comunicazione mobile.

  • GPS, Global Positioning System, per il tracking e l’individuazione geografica.

  • GSM, Global System for Mobile communication, standard di comunicazione mobile.

  • Home Page, pagina iniziale che fornisce le informazioni principali su un insieme di pagine.

  • HTML, Hypertext Markup Language, linguaggio per documenti ipertestuali.

  • HTTP, Hypertext Transfer Protocol, Protocollo di comunicazione tra client e server web.

  • ISDN, Integrated Services Digital Network, rete telefonica digitale.

  • LAN, Local Area Network, rete per l’area locale.

  • MBPS Megabit al secondo.

  • MP3, standard utilizzato per memorizzare brani musicali compressi.

  • PDA, Personal Digital Assistant, dispositivo portatile sincronizzabile con i computer.

  • PGP, Pretty Good Privacy, applicazione di protezione delle informazioni con chiave pubblica.

  • Plug and Play, standard progettato per rendere semplice la configurazione di un computer

  • PPP, Point-to-Point Protocol, protocollo di comunicazione punto punto.

  • PSTN, Public Switched Telephone Network, rete telefonica pubblica.

  • RAM, Read Only Memory, memoria ad accesso casuale.

  • Scheda di rete, scheda di espansione necessaria per connettere un computer a una LAN.

  • SIM, Subscriber Identity Module, modulo per l’identificazione dell’utente.

  • SMS, Short Message Service, messaggi elettronici trasmessi in una rete wireless.

  • SSL, Secure Sockets Layer Protocollo che consente la trasmissione protetta e cifrata dei dati.

  • TACS, Total Access Communication System, standard di comunicazione mobile.

  • UMTS, Universal Mobile Telecommunications System, standard di comunicazione mobile.

  • URL, Uniform Resource Locator, indirizzo che identifica in modo univoco un computer.

  • VoIP, Voice-over-IP, utilizzato per i telefoni Internet.

  • WAP, Wireless Application Protocol, per l'accesso a Internet da dispositivi portatili.

  • Wireless, comunicazione senza fili, via radio o raggi infrarossi.

  • XML, Extensible Markup Language, linguaggio per documenti strutturati.

 

Libri da leggere:

 

George Orwell

(1948)

“1984”

Mondadori

 

 

William Gibson

(1984)

Neuromante

Editrice Nord

 

 

Marshall McLuan

Bruce Powers

(1989)

Il villaggio globale

Sugarco

 

Bill Gates

(1994)

La strada che porta al domani

Mondadori

 

 

Nicholas Negroponte

(1995)

Essere digitali

Sperling & Kupfer

Douglas Coupland,

(1995)

Microservi

Feltrinelli

 

Brad Wieners

David Pescovitz

(1996)

Reality Check

Jackson Libri

 

Stefano Chiccarelli

Andrea Monti

(1996)

Spaghetti hacker

Apogeo

 

Bill Gates

(1999)

Business @lla velocità del pensiero

Mondadori

 

Norman Donald

(1999)

Il computer Invisibile

Apogeo

 

Jeremy Rifkin

(2000)

L’era dell’accesso

Mondadori

Eirik Newth

(2000)

Breve storia del futuro

Salani Editore

 

Film da vedere: 

2001 Odissea nello spazio

(1968)

di Stanley Kubrik

con HAL 9000

 

1997 Fuga da New York

(1981)

di John Carpenter

con Kurt Russel

 

cover

Blade Runner

(1982)

di Ridley Scott

con Harrison Ford

 

Wargames

(1983)

di John Badham

con Matthew Broderick

 

The Net

(1995)

di Irwin Winkler

con Sandra Bullock

 

Strange days

(1995)

di Kathryn Bigelow

con Ralph Fiennes

 

 

Jonnhy Mnemonic

(1995)

di Robert Longo

con Keanu Reeves

Il Quinto elemento

(1997)

di Luc Besson

con Bruce Willis

 

 

Nirvana

(1997)

di Gabriele Salvadores

con Christopher Lambert

cover

Matrix

(1999)

di Andy e Larry Wachowski

con Keanu Reeves

 

Sinapse

(2001)

di Peter Howitt

con Tim Robbins

 

Prossimamente

su questi schermi

Purpo$e

(2001)

di Alan Ari Lazar

con Peter Coyote

Fiere da visitare:

 

Siti da navigare:

Story

www.intel.com/intel/museum/25anniv
www.microsoft.com/mscorp/museum

Wireless

www.gsmbox.it
www.telefonino.net

Cybercult

astalavista.box.sk
www.disinfo.com
www.hotwired.com
www.suck.com
www.webmonkey.com

Info

www.mytech.it
www.internet.com
www.puntoinformatico.it
www.wired.com
www.zdnet.com

 

(finito di scrivere il 12 gennaio 2001)

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