La Procura di Roma dispone l'oscuramento del sito italiano di Indymedia

La motivazione ufficiale è "vilipendio alla religione cattolica". La sezione italiana del sito ha pubblicato un fotomontaggio in cui Benedetto XVI appare in uniforme nazista con svastica sul braccio in uno sfondo in cui si intravede un drappo del Terzo Reich. Ovviamente c'è da chiedersi perchè uno stato, laico per costituzione, interviene a difesa del monarca assoluto (non dimentichiamoci che Città del Vaticano è una monarchia assoluta) di uno stato estero. Perchè allora non interveniamo a favore dei reali inglesi, quando la stampa, inglese e non, ridicolizza la corona, visto che per i protestanti il capo della chiesa è il rappresentante più alto della monarchia inglese? O a favore dei rappresentanti dell'Islam in Italia contro Oriana Fallaci e i suoi deliranti anatemi?. Si parla spesso di ingerenza della Chiesa Cattolica nella politica italiana, in palese violazione del tanto disatteso "concordato"; ma come possiamo chiamare questa azione legale contro un'organizzazione libera ed indipendente, formata da professionisti dell'informazione, a favore di uno stato estero? Vogliamo privare forse lo stato vaticano del diritto di difesa/offesa? O forse quello che infastidisce è la libertà di Indymedia, l'unica voce libera nel desolante panorama della stampa di parte? Non è la prima volta che il sito subisce le ire del fiero e maschio stato italiano. L'ultima vicenda risale all’ottobre del 2004 quando la Procura di Bologna chiese alle autorità americane l'identificazione dei responsabili che sul sito avevano utilizzato termini offensivi verso i militari italiani morti a Nassiriya a seguito del quale L’FBI dispose la chiusura di oltre venti siti Indymedia nel mondo, tra i quali quello italiano e inglese.