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18.4.05

Adiconsum contro lo scandalo del digitale terrestre

230 milioni di euro tra il 2004 e il 2005; è questa la scandalosa cifra che il Ministero delle Telecomunicazioni ha impegnato per incentivare l'utilizzo del digitale terrestre. La cifra appare ancora più scandalosa se si considera che i vari spot pubblicizzano essenzialmente i servizi che le emittenti, private e concessionarie per conto dello stato, offrono. Paolo Landi di Adoconsum e Antonio Longo di MDC, in una dichiarazione congiunta, affermano: "è inaccettabile che un Ministero faccia pubblicità per servizi gestiti da privati, come sono Mediaset e Telecom (...) oggi l’unica offerta appetibile del digitale terrestre è il calcio, che viene appunto proposto solo da Mediaset e La7. Per lanciare questo business si stanno spendendo enormi risorse pubbliche, come gli oltre 230 milioni di euro spasi per incentivare l’acquisto dei decoder, mentre si tagliano servizi essenziali come gli insegnanti di sostegno ai bambini disabili nelle scuole. Oltretutto, si ingannano gli utenti facendo passare per numero verde gratuito a cui chiedere informazioni un numero che in realtà è a pagamento. Quanto costa questa campagna pubblicitaria? E perché i contribuenti devono finanziare con i propri soldi le tecnologie e i servizi di due aziende private, in spregio alle più elementari regole di una sana concorrenza e del libero mercato?". Adiconsum e MDC stanno studiano la possibilità di una denuncia contro Gasparri alla Procura della repubblica e alla Corte dei conti per truffa ai danni dello stato e abuso di ufficio,in quanto l’interesse privato di due aziende, di cui una di proprietà del Presidente de Consiglio, ha prevalso sulla finalità pubblica nell’impiego di questi finanziamenti".

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