Apple tenta di espandersi nel mercato dei server

Apple cerca di trarre profitto dall'abbandono da parte di Microsoft, entro la fine del 2004, del supporto tecnico di Windows nt 4.0, includendo nel nuovo Tiger un pacchetto di applicazioni per facilitare la migrazione da NT 4.0 a da Windows Server 2000; tra le nuove funzionalità introdotte, una serie di strumenti permetteranno la conversione di dati al formato Apple Open Directory, rendendo possibile l'utilizzazione di Tiger come domain controller primario di una rete Windows, con la possibilità di condividere cartelle, stampanti e politiche di accesso. Gli analisti di mercato guardano all'operazione con un certo scetticismo; infatti se da un lato Windows si trova a perdere sempre più quote nel mercato server , sopratutto nella fascia alta e nel settore dei cluster di server, questa perdita, fino ad ora, è andata ad esclusivo vantaggio di Linux, preferito perchè possiede quella duttilità richiesta dalla maggior parte degli amministratori di sistema ed anche per i bassi costi della pittaforma. Di fatto Apple, non possiede quelle caratteristiche che hanno fatto preferire Linux a Windows. Secondo la maggior parte degli analisti di mercato, si tratta certamente di prodotti tecnologicamente avanzati e in grado di reggere il mercato, ma ancora molto costosi per l'acquisto, mantenimento e aggiornamento professionale. Il mercato principale poi, resta quello degli ISP, i quali prediligono i sistemi Linux sopratutto e per la possibilità di intervenire nel sorgente in modo da ottimizzare il sistema adattandolo alle proprie esigenze.